Tutta la vita per morire è l’ultimo romanzo di Mario Nejrotti.
Un giallo classico? Un poliziesco? Un giallo brillante?
Non è facile incasellare questa bella storia, dove i personaggi sono osservati nella loro complessa umanità.
Il vecchio Alibrando, notabile di un pittoresco paese del Cilento, è scomparso.
L’anziano, che fa il pittore, si sarà perduto o qualcuno lo avrà fatto scomparire?
Il maresciallo Pejretti, piemontese, entusiasticamente trapiantato al Sud, indaga con lo stile logico e inesorabile di tanti investigatori della letteratura gialla classica.
Quando compare sulla scena la criminalità organizzata, con la sua brutale violenza, tutto si complica e i sospetti della scomparsa del vecchio diventano tanti e tutti con il loro movente.
Un racconto appassionate da scoprire e “gustare” pagina dopo pagina.
La situazione precipita e persino l’Arma può essere travolta.
Riuscirà il Maresciallo a risolvere il mistero o i suoi superiori lo bloccheranno prima che possa scoprire la verità, perché gli interessi dello Stato vengono sempre prima delle storie delle persone e delle loro azioni?
Dopo il suo romanzo di esordio, Fino all’ultima bugia, un thriller corale, e Il Piede sopra il cuore, romanzo storico fantastico, che trasporta il genere in Sicilia, al tempo della seconda guerra mondiale, Nejrotti si cimenta nel genere giallo e sembra avere fatto ancora una volta centro.
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